Windows 2008 ha più di 10 anni e Microsoft non lo supporterà più. Anche la versione ‘R2’, nata nell’estate 2009, verrà lasciata alle spalle.

Questo significa che a partire dal 14 gennaio 2020 non ci saranno più patch di sicurezza rilasciate da parte di Microsoft.

In passato avremmo detto: “i sistemi operativi che hanno raggiunto la fine del ciclo di vita rappresentano una grande minaccia per la sicurezza aziendale qualora esposti ad internet”.

Non è più così.
Dopo virus come NotPetya, che ha distrutto interi server tramite attacchi partiti “da dentro” l’azienda, è evidente per tutti che un sistema operativo server non aggiornato può diventare una terribile minaccia anche per gli attacchi che partono dalla LAN a causa di qualche PC infetto.

Windows 2008 / R2 sarà un problema sia se esposto al web che all’interno di una rete aziendale, con un ruolo ad esempio di File Server, Exchange Server, Domain Controller.

È ora il momento di iniziare la pianificazione della tua migrazione.

Il sito di Microsoft è decisamente chiaro in proposito ed ha creato anche una pagina dedicata all’argomento. Per i possessori di Microsoft Windows 2008 / R2 non saranno più disponibili dal 14 gennaio 2020:

  • Aggiornamenti di sicurezza locali gratuiti
  • Aggiornamenti di protezione
  • Opzioni di supporto gratuito
  • Aggiornamenti online del contenuto tecnico

Versioni e ruoli

Le versioni interessante dalla end-of-life sono tutte, includendo quindi:

  • Windows Storage Server 2008 Basic, Essentials ed Enterprise
  • Windows Server 2008 / R2 Foundation, Enterprise e Datacenter

Tra i ruoli chiave impersonati da Windows Server 2008, vediamo anche la scadenza del primo hypervisor di Microsoft: Hyper-V 1.0

Cosa dice Microsoft

Microsoft dà alcuni consigli in merito all’obsolescenza di questi prodotti:

I clienti che utilizzano i prodotti Windows Server 2008 o Windows Server 2008 R2 dovranno migrare a Microsoft Azure per usufruire di tre anni aggiuntivi di aggiornamenti della sicurezza Critici e Importanti, senza costi aggiuntivi.

 E per chi non ha server nel cloud Azure?

consigliamo agli utenti di eseguire l’aggiornamento alla versione più recente prima della scadenza.

E se non posso farlo?

per i clienti che non possono soddisfare la scadenza del supporto è possibile acquistare aggiornamenti di sicurezza estesi per mantenere la protezione dei carichi di lavoro del server fino all’aggiornamento.

Quando scadono gli altri sistemi operativi

Il sistema operativo più diffuso nelle aziende italiane è Windows 2012R2 per il quale la scadenza è nel gennaio 2023, mentre Windows 2016 vedrà il fine vita nel 2027.

Quale vantaggio portano gli aggiornamenti

A parte la sicurezza informatica, quali vantaggi trova un’azienda nell’aggiornare un sistema operativo? Pensiamo cosa ci abbiamo guadagnato a passare su Windows 2012R2 o 2016.

Prima di tutto erano sistemi operativi nati per la virtualizzazione, quindi estremamente rapidi ad avviarsi ed aggiornarsi. Poi l’aggiunta di nuovi ruoli e funzioni: vale la pena ricordare il nuovo SMB 3.0, le prestazioni di colloquio fra i server favolose grazie al nuovo TCP/IP completamente riscritto, il file server in fileover clustering (alta affidabilità), la compressione dei file memorizzati, i servizi di Desktop Remoto riscritti da zero con capacità di reggere dal 20% al 50% in più utenti per ogni server virtuale.

Più di tutti, la leva più importante per aggiornarsi è stata il disporre di maggiori prestazioni a parità di hardware, specie quando si tratta di reggere elevati carichi di lavoro.

Benvenuto Windows Server 2019

Windows 2019 aggiunge ulteriori funzioni di cui molte in chiave di infrastrutture ibride: permette di collegare tra loro architetture on-premises ed i servizi Azure, il Cloud di Microsoft.

Se si vuole scaricare parte dei carichi di lavoro in Cloud, Windows Server 2019 è lo strumento ideale: persino il backup è pensato per vedere in un’unica console i salvataggi dei vari server effettuati su Azure.

Il licensing è cambiato

La domande che ci fanno sempre:

  • quanti server virtuali posso installare con una licenza Windows Server?
  • quale versione conviene?

Windows Server 2019 Essentials

Windows Server 2019 Essentials rappresenta una svolta epocale nella storia dei sistemi operativi Windows Server per le piccole imprese. Sono scomparsi gli odiosi wizard e il sistema operativo non è più quella mangrovia che era il temibile Small Business. Per le piccole imprese è un sistema operativo standard al 100% con le CAL gratuite fino a 50 PC o 25 utenti. Peccato che in questa versione non sia lecito installare altre macchine virtuali.

Windows Server 2019 Standard

Questa versione consente di installare fino a due istanze virtuali e richiede le Windows Server CAL (Client Access License).

La licenza Standard include 16 Core Pack, quindi se il server fisico ha più di 16 core totali occorrono i Core Pack aggiuntivi.

Windows Server 2019 Datacenter

E’ pensato per ambienti ad alta densità di virtualizzazione ed ambienti ibridi. Si licenzia per Core e richiede l’acquisto di Windows Server CAL. Il bello di Windows Server 2019 Datacenter è che consente l’installazione di illimitati server virtuali. Per chi ha molti server virtuali è la versione ideale, così come per chi usa i server come PC virtuali, o VDI, evitando di pagare la licenza annuale per PC virtuali (l’infausta VDA).

La complicazione è calcolare il prezzo, visto che avviene tramite il CORE PACK licensing.

Calcola i Core Pack

Quando acquistiamo Windows Server 2019 Datacenter disponiamo di 16 Core Pack. Come si usano?

  • se abbiamo un server fisico con un processore da 12 core siamo in regola col licensing e ce ne avanzano 4
  • se abbiamo un server fisico con due processori da 8 core cadauno le usiamo tutte
  • se abbiamo un server fisico con due processore da 12 core cadauno, 24 core totali, dobbiamo acquistare 8 core mancanti che sono venduti a blocchi di 2, quindi 4 Core Pack da 2 core cadauno

Per i core pack è importante sapere che per aggiungere ulteriori VM (due alla volta) occorre coprire di nuovo tutti i core con il numero necessario di pack

Infine, come calcolare le CAL

Abbiamo visto che per Windows Server 2019 Standard e Datacenter occorre comprare le CAL per ogni PC che si collega. Per calcolarle dobbiamo chiederci:

  • Quanti utenti useranno il server?
  • Quanti dispositivi dovranno connettersi?
  • Serve abilitare le connessioni a desktop o applicazioni remote?

Le CAL di Windows Server vanno acquistate separatamente, quale versione scegliere, Device o User?

  • se gli utenti condividono più device, occorre scegliere le Device CAL
  • se un utente invece dispone di più device, occorre scegliere le User CAL

Se a questo si aggiunge l’utilizzo di Desktop Remoti o Applicazioni Remote (i vecchi Terminal Services) alle suddette CAL occorre aggiungere le RDS CAL.

Spero di esserti stato utile, se hai altre domande scrivimi!
Non procrastinare, dicembre arriva presto!

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