Scritto da Serverlab

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La virtualizzazione dei sistemi operativi – Capitolo 1.1

Lo scopo della virtualizzazione è quello di eseguire contemporaneamente più istanze di sistemi operativi “guest” in un’unica macchina fisica “host”. I sistemi operativi “guest” colloquiano con le risorse messe a disposizione dalla macchina fisica “host” attraverso un componente software di livello intermedio generalmente denominata “hypervisor” o “virtual machine monitor”.

Uno sviluppatore di software potrà quindi eseguire la sua applicazione in diversi ambienti senza dover disporre di più macchine fisiche o un amministratore di sistemi potrà testare uno scenario complesso che veda interagire più servizi su host diversi, ricreandolo su più macchine virtuali (VM) ospitate in una singola macchina fisica.

Ma sono gli utenti finali a trarre i maggiori benefici. Precisamente:

Aumento dell’affidabilità del sistema

Sarà infatti possibile dedicare una macchina virtuale all’esecuzione di pochi servizi che notoriamente non vanno in conflitto tra di loro. Inoltre l’hypervisor isolerà le macchine guest in esecuzione sullo stesso host affinché eventuali problemi che compromettono il funzionamento di una singola macchina virtuale, non influenzino la stabilità delle altre.

Consolidamento dei server

Molte aziende hanno visto crescere vistosamente il numero dei server proprio a causa dell’aumento dei servizi da fornire ai propri utenti. Attraverso la virtualizzazione si possono eseguire più macchine virtuali nella stessa macchina fisica riducendo il numero dei server di 10 volte o più. Infatti è noto che la maggior parte dei server x86 ha un basso utilizzo di CPU e con le attuali tecnologie multiprocessore multicore non è raro spingersi a rapporti di consolidamento superiori.

Riduzione del Total Cost of Ownership (TCO)

Il consolidamento ad un numero inferiore di server permette una notevole riduzione dei costi legati all’energia utilizzata per alimentare i server e per mantenere la temperatura ambientale adatta alle sale server. Inoltre si riducono i costi di acquisto e i canoni di manutenzione dei server fisici.

Disaster Recovery

L’intero sistema operativo “guest” può essere facilmente salvato e ripristinato riducendo notevolmente i tempi di indisponibilità in caso di guasto.

Alta disponibilità

Se è presente una infrastruttura di server fisici con delle caratteristiche hardware tra loro compatibili e questi server condividono una area dati (storage) sulla quale risiedono le macchine virtuali, sarà possibile spostare l’esecuzione di una macchina virtuale su un altro host in caso di failure. Alcuni sistemi prevedono lo spostamento automatico delle macchine virtuali tra i vari host in funzione al carico

Esecuzione di applicazioni legacy

È frequente che alcune organizzazioni utilizzino applicazioni sviluppate per sistemi operativi che girano su hardware ormai obsoleto, non supportato o addirittura introvabile. Attraverso la virtualizzazione si possono continuare ad utilizzare quelle applicazioni che diversamente dovrebbero essere migrate ad una architettura più attuale affrontando i costi relativi al porting e al debug.

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