Scritto da Davide Galanti
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Lavoro da oltre venti anni nella virtualizzazione desktop, ho visto e subito in prima persona tutti i cambiamenti nelle migliori tecnologie per il VDI. Quanto è cambiata la Virtual Desktop Infrastructure! Tantissimo!
Il Virtual Desktop molti anni fa era considerato utile solo a pochi semplici casi d’uso, con piacere ho notato che i tassi di adozione del desktop cloud sono sempre cresciuti negli anni, fino ad esplodere nell’ultimo periodo. Ci sono ora tante aziende che utilizzano il VDI per distribuire postazioni di lavoro all’intera forza lavoro, dal CEO in giù, disegnatori CAD inclusi.
Secondo me molte cose hanno contribuito a rendere questa tecnologia di successo: prestazioni sempre più performanti, protocolli migliorati, piattaforme sempre più semplici da gestire, maggiori funzionalità. Ma ammetto che c’è ancora qualcosa da dire (e da fare) sul modo con cui i componenti vengono configurati.
Negli anni ho partecipato a tanti progetti e fatto le mie statitistiche sulle motivazioni che ne decretano il successo. I progetti di Virtual Desktop Infrastructure solitamente decollano se gli utilizzatori finali sono sodisfatti e non ingolfano il telefono del malcapitato IT manager con lamentele varie. Un’utenza contenta spinge l’IT manager e la direzione ad ampliare il progetto. Il desktop virtuale viene così erogato all’intera azienda, con un risparmio in termini economici considerevole. I benefici per gli utenti sono tanti e li ho elencati tante volte in queste pagine, i più apprezzati sono: possibilità di lavorare ovunque e con qualsiasi dispositivo, maggiore controllo aziendale, semplificazione nell’ onboarding e offboarding, It manager con minor carico di lavoro, costi contenuti e programmabili.
Ma quali sono le lamentele che fanno naufragare i progetti di virtualizzazione delle postazione di lavoro?
…Non riesco a stampare. E’ cambiata la stampante predefinita. Mi è scomparsa l’icona. C’è latenza. Si disconnette continuamente. Stamattina ho messo user e pass, preso un caffe, fatto il giro dell’isolato e solo allora sono entrato nel mio Virtual Desktop….
Ho raccontato tante volte nei webinar Serverlab e in questo sito quali sono le best practices, ho pensato oggi di semplificarti la vita e realizzare cinque video in cui parlo di problemi del VDI ma soprattutto di come risolverli. Ho pensato di chiamarli NO PANIC, perchè facendo le cose bene ci vuole davvero poco a trasformare quello che sembra un elefante in un innocuo topolino.
Probabilmente se non stai facendo queste cose, i tuoi ambienti VDI sicuramente non stanno funzionando così bene come potrebbero.
Configuralo bene il tuo Virtual Desktop: i Roaming Profiles
La gestione dei profili utente mette spesso a dura prova la pazienza del reparto IT quando deve lavorare sulla virtual desktop infrastructure. La corretta configurazione dei Roaming Profiles garantisce che gli utenti possano accedere ai propri dati e alle proprie impostazioni personali, senza che sia necessario ripetere il processo di personalizzazione ogni volta che si inizia una nuova sessione di lavoro.
Chi usa un Virtual Desktop non ha vincolo di scrivania per lavorare, ovviamente se lavora da casa gradisce aprire il vecchio pc di famiglia ed entrare nella propria sessione virtuale trovando nello stesso punto dello schermo icone, applicazioni e file da finire.
Configurare correttamente i Roaming Profiles prevede sia l’identificazione corretta delle esigenze di utenti e direzione che la configurazione dell’autorizzazioni. Lo scopo è che gli utenti possano accedere ai propri profili desktop ma non possano ne modificarli ne eliminare i dati senza gli opportuni permessi.
Configurare correttamente i Roaming Profiles semplifica la gestione degli utenti, garantisce un’esperienza desktop coerente e personalizzata in ogni sessione di Virtual Desktop, riduce tempi e costi di onboarding e offboarding. In questo video ti mostro le soluzioni che esistono e ti permettono di mettere in funzione un ottimo VDI che fa logon in 20 secondi o anche in 10 secondi, e che ha un comportamento utente stabile e prevedibile. A seconda del software su cui ci si orienta nell’acquisto si avrà una gestione centralizzata del comportamento degli utenti. Lo scopo è dare a ogni utente i programmi che gli servono.
Virtual Desktop Infrastructure & le Stampanti: amore e odio
La gestione delle stampanti in ambiente Virtual Desktop crea spesso frustrazione, una storia travagliata che parte dallo schermo blu dei primi anni 2000 fino ai giorni nostri, quando improvvisamente uno spooler si blocca e non sappiamo il perché. Tuttavia, ci sono soluzioni, anche molto banali, che possono semplificare questo processo e garantire un’esperienza di stampa fluida e senza intoppi. Te le racconto in questo video
Virtual Desktop e picchi elaborativi
La distribuzione del carico di lavoro e l’allocazione delle risorse consentono al Virtual Desktop di gestire al meglio i picchi elaborativi che si verificano durante l’utilizzo o la richiesta di elaborazione da parte degli utenti. Il Virtual Desktop è in grado di allocare automaticamente maggiori risorse per soddisfare maggiori richieste. Ciò viene fatto in modo dinamico e automatico, a seconda delle necessità, in modo da garantire prestazioni ottimali e tempi di risposta sempre rapidi.
In questo video ti spiego le origini del problema della latenza e del perchè a volte capita che quello che scrivi sulla tastiera e molto più veloce di quello che vedi a schermo. Ti racconto anche come è semplice risolvere questa seccatura.
Virtual Desktop Infrastructure e Sicurezza
La tecnologia del Virtual Desktop consente di eseguire un sistema operativo e le applicazioni su un server remoto, e di accedervi da un dispositivo client. Questo grande vantagio del virtual desktop lo rende un sistema intrinsecamente sicuro. Il “safe harbor” dell’utente, uno spazio inattacabile anche ai virus che possono girare sul pc di casa che utilizzi per accedere al tuo desktop remoto in smartworking.
Sicurezza delle connessioni remote per proteggere le comunicazioni tra il client e server, autenticazione degli utenti, gestione dei privilegi di accesso degli utenti alle applicazioni e ai dati, queste sono alcune delle caratteristiche che rendono un virtual desktop sicuro. In questo video ti spiego cosa non manca mai in Virtual Desktop Safetycloud.
Virtual Machine e User Experience: il Fine Tuning del tuo Virtual Desktop
Una virtual machine va ottimizzata, ma non è la sola ottimizzazione che fa il bravo sistemista. Sappiamo tutti che a seconda del tipo di hypervisor ci sono appositi tool da lanciare. Una volta installato il sistema operativo su una macchina virtuale ,infatti, esistono tools per VMware, HyperV, per Proxmox che spengono i servizi inutili. Installare una macchina virtuale, lasciandola in balia di se stessa, non ti permetterà di sfruttare il massimo delle potenzialità che questa è in grado di darti. Sappiamo tutti che la configurazione base del sistema operativo è generica e va bene per qualsisai ruolo. Per scopi specifici, sono necessarie modifiche di registri, applicazioni e features. Ci sono ruoli da installare e disistallare, servizi da disattivare e registri Windows che sarà necessario modificare. Il più delle volte trovi queste indicazioni nelle best practices di Microsoft o dei produttori degli add on, per esempio Citrix e Paralles RAS. In verità spesso accade che la propria esperienza personale sia quello che fa la differenza in un buon Fine Tuning.
In Serverlab, ad esempio, aggiungiamo dei registry che mettiamo sulle virtual machine, sia che si tratti di una macchina virtuale singola da dedicare ad un singolo utente, sia che si tratti di una macchina per i remote desktop services. Questo tuning va sempre fatto, per me! In questo modo si può ottenere ancora un 20%- 25% in più di prestazioni rispetto alla normale ottimizzazione fatta con i tools standard per per virtual machine. Mica poco!
L’altro l’aspetto fondamentale per un buon fine tuning è la user experience. Quando 10, 50 o 500 utenti atterrano su un ambiente VDI, noi dobbiamo offrirgli un ambiente distraction free. Io quando vado nel menù pc dovrei trovarmi solo quelle dieci applicazioni che mi servono per lavorare, non applicazioni che non c’entrano niente.
Configuralo bene il tuo Virtual Desktop!!
Mettere in pratica queste indicazioni è un ottimo punto di partenza per garantirsi sonni tranquilli.
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