Scritto da Serverlab

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Abbiamo scelto Serverlab perché ci ha proposto soluzioni all’avanguardia che tenevano d’occhio i costi. Senza forzare il budget IT, abbiamo percorso la strada della continuità operativa un passo alla volta. In 3 anni di collaborazione Severlab ha costruito una nuova infrastruttura IT che serve 80 dipendenti nella sede di Bologna e 10 nella filiale in Romania. Per gestirla basta 1 persona.

Paul Blinkho, IT Manager della Società Italiana Tecnospazzole, racconta il percorso fatto insieme.

La situazione iniziale: un IT poco affidabile

“Nel 2009 la nostra infrastruttura era composta da 2 server fisici Windows 2000, con tanti applicativi installati sullo stesso server, più due o tre macchine XP. Ogni intervento su un applicativo (ripristino, aggiornamento, upgrade) comprometteva l’esecuzione degli altri presenti sullo stesso server, bloccando il lavoro di molte persone.”

“Abbiamo deciso di dotarci di più potenza e di virtualizzare i server per migliorare la continuità operativa. Purtroppo i progetti che abbiamo valutato erano molto costosi, così sono trascorsi quasi 2 anni prima che trovassimo una soluzione giusta per la nostra realtà aziendale.”

“Abbiamo conosciuto Serverlab tramite un fornitore. Fin da subito si è mostrato il partner ideale perché ci ha proposto soluzioni all’avanguardia che tenevano d’occhio i costi.”

“Non abbiamo percorso la strada della continuità operativa e razionalizzazione dei sistemi tutta in una volta, ma step by step. Inoltre la maggior parte delle tecnologie sono in service, ovvero paghiamo un canone mensile. In questo modo abbiamo evitato il maxi-investimento iniziale, rendendo i costi più sostenibili.”

La certezza che nulla vada perduto

“Insieme abbiamo individuato il primo passo: mettere in sicurezza la nostra vecchia infrastruttura IT.” Serverlab ha implementato il sistema di backup e disaster recovery Acronis.

Nel maggio 2010 abbiamo inserito 1 server Citrix XenServer e il primo nodo storage DataCore, e abbiamo iniziato a virtualizzare gli applicativi per portarli dai vecchi server al nuovo.

Un hardware affidabile, dallo storage ai pc

Nel febbraio 2011 abbiamo implementato il secondo server Citrix, completando così il passaggio dai server fisici ai virtuali. “L’introduzione del secondo XenServer ha aumentato l’affidabilità: se un server ha un problema gli applicativi girano sull’altro e l’azienda non si ferma.”

Con l’inserimento del terzo nodo XenServer (dicembre 2011) la continuità operativa non dipendeva più dai server, ma dallo storage. Abbiamo introdotto un secondo storage DataCore identico al primo e con la replica storage abbiamo creato un sistema ridondante che garantisce l’high availability.

Contemporaneamente abbiamo avviato il progetto di virtualizzazione dei desktop con Citrix XenDesktop e la tecnologia di provisioning Citrix. I desktop virtuali vengono gestiti con RES Workspace Manager.

La filiale in Romania lavora con l’IT di Bologna

“Abbiamo una piccola filiale in Romania, dove lavorano una decina di dipendenti. I nostri colleghi della Romania dovevano lavorare come se fossero fisicamente a Bologna, perché il data center è qui a Bologna.”

Abbiamo sostituito il nostro vecchio firewall con un firewall Stonesoft, poi abbiamo messo un altro firewall Stonesoft nella filiale in Romania. I due firewall creano un tunnel VPN per il passaggio dei dati che sfrutta linee internet diverse, sommandole come fosse un’unica linea. “Questo è importante perché noi abbiamo 3 linee internet, mentre in Romania ne hanno solo 2, peraltro poco affidabili. Stonesoft somma la banda delle linee così abbiamo sia alta affidabilità di linea che molta più banda a disposizione.”

“Adesso riesco a fare tutto”

“Oltre a una maggiore efficienza e sicurezza globale, ho notato un notevole risparmio di tempo sul mio lavoro quotidiano. Grazie alla soluzione implementata da Serverlab riesco a gestire da solo un’infrastruttura IT che serve gli 80 dipendenti della sede di Bologna e i 10 della filiale in Romania.”

Prospettive future

“Siamo in fase di consolidamento, specie per la parte desktop. Il nostro parco macchine è composto quasi esclusivamente da pc con Windows XP e nel 2014 Microsoft non supporterà più XP.”

“Inoltre, per ultimare il consolidamento stiamo programmando l’acquisto di un quarto XenServer.”

Società Italiana Tecnospazzole Spa

La Società Italiana Tecnospazzole nasce nel 1960, ma le sue origini sono nel lontano 1662, anno di fondazione del Laboratorio Artigianale per la Fabbricazione di Pennelli. Acquistato nel 1908 da Alessandro Acquaderni, diventa Pennellificio Bolognese finché Pietro Acquaderni, nel 1960, trasforma la produzione a favore delle spazzole industriali, sposta lo stabilimento a Casalecchio di Reno (Bo) e dà l’attuale nome.

In pochi anni SIT diventa leader nei settori delle spazzole industriali, della ferramenta e utensileria. Nell’ultimo ventennio lo stabilimento è stato triplicato, consentendo il potenziamento con nuove macchine, nuove linee automatiche e nuovo personale.

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