In questa video intervista parliamo di Forcepoint con il collega Giorgio Parpinelli, un punto di riferimento in Italia per questa tecnologia.

Giorgio ha una storia nel mondo IT molto lunga è un vero guru in tema di sicurezza, si definisce Security Solutionist e conosce Forcepoint sin dagli albori, da quando si chiamava Stonesoft ed era un prodotto ancora acerbo ma con un grande margine di crescita.

Ho iniziato con l’allora Stonesoft nel 2001 installando il primo cluster in Italia. E’ stata un po’ una scommessa. Quando l’azienda per cui lavoravo mi ha chiesto di creare una suite di soluzioni e servizi di sicurezza da erogare a grandi clienti abbiamo fatto un po’ un’analisi di mercato. Oltre ai soliti noti mi è balzato all’occhio questo prodotto che era utilizzato tra l’altro per mettere in cluster i prodotti degli altri.

Forcepoint Next Generation Firewall: la pietra filosofale dell’aggergazione di banda

Qualche anno più tardi, nel 2011 anche Severlab si è avvicina a Stonesoft per una peculiarità che era un unicum di mercato: consentiva di fare aggregazione di banda in maniera molto più intelligente di quel che si faceva con il classico backup di linea. L’idea era aggregare linee afferenti diverse, liberarsi dal monopolio del proprio carrier, risparmiare i costi della MPLS ed ottenere un collegamento internet a prova del classico cavo tranciato dalla ruspa. Questo progetto galvanizzò Davide e i sistemisti di Serverlab, poco dopo nacque una delle soluzioni pronte più apprezzate dai clienti: Safetycloud VPN. Un servizio affidabile, economico e di semplice utilizzo particolarmente apprezzato dagli IT, perchè grazie alla console di gestione centralizzata permette di gestire e mantenere aggiornati centinaia di firewall come se si trattasse di uno solo.

Forcepoint next generation firewall è un prodotto che cura la sicurezza di rete a tutto tondo, con una grande visibilità su quello che sta succedendo e con una enorme efficacia nella protezione. Relativamente alla parte di intrusion prevention è decisamente superiore a tanti altri prodotti molto più blasonati

ForcePoint

Giorgio nella chiacchierata entra nelle caratteristiche tecniche dei Forcepoint e si sofferma sul livello di throughput che è importante anche negli apparati entry level, già i prodotti più piccoli sono più che sufficenti per coprire le esigenze delle nostre aziende.


A differenza della concorrenza questi prodotti, essendo interamente software, non hanno legami con un modello specifico. Cioè l’immagine software è la stessa sia nel modello piccolino sia in quelli più grandi. In questo modo è possibile mettere insieme apparati con release del software diverse, questa cosa è impossibile con altri brand. Nella tecnologia di clustering è attivo attivo di default e gestisce fino a 16 nodi. Questa è una cosa che nessun’altra tecnologia permette di fare.

Nell’intervista un altro punto di forza di questa tecnologia è il costo di esercizio complessivo, negli anni rimane enormemente più basso rispetto a tutte le altre tecnologie similari. Questo perchè il costo di gestione è decisamente inferiore.

Giorgio ci parla anche di altre caratteristiche che rendono questo prodotto innovativo già nei primi anni di vita del prodotto. Ci parla di SDWAN e di analisi dei Log

Adesso ci si riempie tanto la bocca con SDWAN ma io il mio primo progetto l’ho fatto nel 2005, mentre tutte le altre tecnologie parlano di SDWAN a partire dal 2017. Quindi abbiamo 12 anni di margine sulla concorrenza.

Davide parla a lungo di analisi dei log e di quanto sia utile e semplice la funzione di elastic search: query log veloci e trasparenti, con report statistici tramite l’interfaccia utente di SMC e anche Giorgio direi che ha molto da dire

Con Forcepoint una stessa query che prima con la modalità normale ci metteva 20 minuti ora con con elastic search ci mette 5 secondi. Ma la stessa query fatta su altre tecnologie ci mette 20 giorni non 20 minuti, e sono pronto a dimostrarlo sul campo perché io smanetto anche con altre tecnologie

Un’intervista ricca di informazioni tecniche e di aneddoti. Giorgio ci ha anche confidato che nell’ultimo incontro ad Helsinki organizzato per un numero ristretto di partner, oltre a presentare i prodotti gli hanno chiesto cosa voleva nelle prossime release. Giorgio ha chiesto maggiore visibilità su cosa succede in una vpn, e nella release successiva è stato realizzato.

Grazie Giorgio per il tuo tempo, ti faremo portavoce in Forcepoint anche di nostre richieste 🙂

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