Scritto da Davide Galanti

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Questa mattina c’è una notizia veramente succosa su The Register, la testata online di informatica e di sicurezza IT.

Mr David Heinemeier Hansson, CTO dell’azienda 37Signals sta spostando i suoi due prodotti principali fuori dal cloud, sostenendo che questa mossa gli consentirà di ridurre drasticamente i costi. Il signor David è assai seccato perchè la bolletta da pagare su Amazon Web Service è di ben 32 milioni di dollari. (fonte:
Basecamp details ‘obscene’ $3.2 million bill that caused it to quit the cloud).

Guardando il suo blog è chiaro che è arrabiato da mesi, più o meno da quando a fine ottobre scorso ha cominciato a guardare i conti e la crescita delle sue spese cloud. (fonte: Why we’re leaving the cloud)

37Signals è un’azienda di sviluppo nata a Chicago nel 1999 ed è la produttrice di Basecamp l’usatissima piattaforma di project management, disponibile sia in versione gratuita che a pagamento, utilizzata da circa 120mila aziende e con 16 milioni di utenti. Basecamp è da oltre un decennio in cloud, così anche HEY il sevizio di newsletter a pagamento di Basecamp, funziona esclusivamente in cloud da quando è stato lanciato, circa due anni fa.

Mr David Heinemeier Hansson ha deciso quindi di farsi fare un preventivo dalla Dell concludendo che comprare tutto l’hardware che gli serve costa decisamente meno: solo mezzo milione di dollari.

Questa vicenda è molto interessante perché riapre riapre il dibattito sul Make or Buy. Mr David ha evidentemente pensato che gli costa meno se fa da se, infatti ha fatto presto a fare i conti, 32 milioni di dollari all’anno contro mezzo milione di investimento hardware per mettere in giro “cose” che servono per erogare lo stesso servizio.

Ma Mr David non poteva chiederselo prima quanto avrebbe speso?

Molto spesso questi servizi non sono proposti con una trasparenza tale da mettere in guardia anche uno come il protagonista di questa storia, che non è certamente uno sprovveduto. Lui, come molti altri, non è stato in grado di determinare in anticipo quanto avrebbe speso a regime, cioè una volta che Basecamp fosse dilagata in tutto il mondo tanto da rendere necessaria tanta potenza elaborativa anche per distribuirla.

Questa news riapre, secondo me, un dibattito molto interessante non solo sul Make or Buy, e neppure sul cloud o non cloud, ma su quanto siamo in grado di essere trasparenti noi che proponiamo servizi di Hosting.

Noi di Serverlab, sappiamo bene cosa è fare hosting, offriamo sia servizi propri sul nostro hosting privato con il brand Safetycloud, ma anche quelli indiretti come cloud pubblico su Azure o Amazon.

E’ trasparente al cliente finale quanto spenderà alla fine? Secondo me c’è ancora da lavorarci e da ragionare un bel po’…

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