Riporto integralmente l’articolo pubblicato sul numero di settembre della rivista di innovazione tecnologica Sistemi&Impresa del gruppo ESTE edizioni. L’articolo scritto dalla giornalista Valentina Casali è il resoconto di quanto ci siamo detti nell’ultimo roadshow Serverlab organizzato con con Polaris Informatica ed ESTE edizioni.

serverlab roadshowDa diversi anni siamo a conoscenza dei vantaggi competitivi relativi all’introduzione di modelli cloud. Non si tratta soltanto di un consistente risparmio economico, ma anche della scalabilità del servizio, potendo allocare risorse potenzialmente infinite senza incappare in costi ingenti per l’acquisto e la manutenzione delle infrastrutture IT. È poi una questione di riduzione della complessità gestionale dei datacenter e dei sistemi applicativi, nonché del contenimento degli investimenti a parità di soluzioni implementate. Tutto ciò sfocia in una maggiore flessibilità e tempestività nel far fronte alle richieste di business, conferendo alle aziende che lo adottano una ‘agilità’ senza precedenti nel rispondere alle sfide di un mercato sempre più rapido e complesso. Ma se tutto ciò è dato per assodato, allora come mai le aziende faticano ancora a virtualizzare l’intero parco IT? Che si tratti di un problema culturale o relativo alle infrastrutture per la connettività, la questione va affrontata. Noi lo abbiamo fatto all’evento del 18 giugno scorso dal titolo Banda larga e applicativi software in cloud: si può fare!, promosso da Serverlab con il supporto di alcuni importanti partner: rete Eolo (NGI) e Polaris Informatica.

Nata nel 2002 per aggregazione di società esistenti dagli anni ’90, Serverlab – System Integrator italiano specializzato nell’ottimizzazione e nella sicurezza dei sistemi IT – offre servizi alle aziende per realizzare sistemi ICT di altissimo livello, usando le migliori tecnologie di partner leader nel mondo dell’Information Technology. Realizza progetti in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria, Lombardia, Toscana, Piemonte e Veneto, con aziende di media, grande e piccola dimensione, che aiuta nell’implementare infrastrutture informatiche private, affidabili e con un’altissima continuità operativa. Safetycloud è la soluzione cloud di Serverlab, frutto dell’esperienza di oltre 15 anni nella creazione di infrastrutture su medie e grandi aziende.

Grazie a un know how importante, Serverlab negli ultimi anni ha incrementato del 10% il proprio pacchetto clienti. Decisiva, in questo percorso, è l’offerta di un metodo standardizzato, altamente replicabile, che si combina con una proposta taylormade, cucita addosso al singolo cliente.

“Potendo contare su hardware e software interni, ma anche sul supporto di partner esterni, la personalizzazione dei servizi cloud che offriamo ai clienti è la nostra cifra distintiva”, fa sapere l’Amministratore di Serverlab Davide Galanti.

Le partnership con altre società sono fondamentali per offrire ai clienti soluzioni che soddisfino le diverse esigenze di ciascuno di loro.

Pensiamo, per esempio, al problema delle infrastrutture di rete. “Se vogliamo utilizzare i servizi in cloud occorre, in quanto provider, essere in grado di garantire l’affidabilità e la continuità di accesso alle informazioni, sempre e ovunque; a maggior ragione quando l’azienda deve gestire un gran numero di lavoratori da remoto – continua Galanti –. La banda larga bisogna, pertanto, renderla disponibile dove serve, dovesse essere l’angolo più remoto del mondo. Per far ciò, non ci si può affidare al singolo carrier e alla singola modalità di connessione. Questo il motivo per cui abbiamo deciso di inaugurare una partnership con rete Eolo (NGI Spa)”.

Serverlab e rete Eolo: la scelta del ponte radio per garantire l’accesso al dato in cloud

Evento Cloud Computing Serverlab“Vista la caducità della banda racconta Emanuele Neri, Regional Area Manager di NGI Spa, per essere sempre connessi è meglio avere a disposizione almeno due modalità di connessione, anche se diverse. La fibra ottica è sicuramente una tecno logia determinante, ma ha dei costi molti elevati di allaccio. E poi non sempre è disponibile. Per garantire ai clienti la continuità del dato, può essere utile integrare questa tecnologia con i ponti radio, che sono molto più facilmente ripristinabili e dunque sicuri. Questo, potendo essere utilizzati sia come connessione principale, laddove la fibra non arriva, sia come connessione di back up, dunque come alternativa che consente continuità al business nel momento in cui la fibra dovesse smettere di funzionare.”

La tecnologia Eolo, ideata da NGI e introdotta nel 2013 grazie all’esperienza maturata in 7 anni, rappresenta un riferimento per reti di accesso a banda larga ultra larga wireless fisse. Il tratto distintivo è l’investimento costante in ricerca e sviluppo, che ha permesso a Eolo di raggiungere oltre 4.700 comuni in 13 regioni italiane, e di aggiudicarsi il bando per la costruzione di infrastrutture per la banda larga in Liguria, Marche, Emilia Romagna e Umbria. “Oggi l’IT dipende dalla connettività continua Neri; la nostra mission è portargliela. Non soltanto in zone di digital divide, ma anche laddove il servizio disponibile è già sufficiente e ha bisogno di essere integrato.

La nostra offerta alle aziende è composta da due soluzioni: Eolo Business ed Eolo Top. Entrambe utilizzano i ponti radio e garantiscono un’affidabilità del servizio al 99%.” In quanto partner, Eolo si pone come abilitatore dell’offerta di Serverlab, garantendo affidabilità ai suoi clienti. Al contempo, Serverlab porta valore all’interno di Eolo, per le elevate competenze territoriali che possiede.

La collaborazione con Polaris Informatica per il Consorzio Agrario Adriatico

Paolo BaldisserriProficua è anche la collaborazione di Serverlab e Polaris Informatica – società attiva dal 1994 che offre soluzioni e servizi per l’IT – all’interno del progetto di cambiamento che ha interessato il Consorzio Agrario Adriatico.

“La missione che il Consorzio ci ha affidato era quella di collegare 70 punti vendita, alcuni dei quali serviti solo da satellite, distribuiti nelle province di Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro-Urbino, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata – racconta il Presidente di Polaris Paolo Baldisserri –. Quando siamo arrivati ogni punto vendita era offline e non ‘in rete’ con gli altri. L’obiettivo era avere tutti i dati (di cassa, magazzino, statistiche, ecc.) online e disponibili in loco. La soluzione? Il cloud. Grazie ai servizi cloud offerti da Serverlab è stato possibile agevolare la comunicazione e velocizzare le decisioni, ma anche ottimizzare la gestione del magazzino, evitando sprechi e latenze organizzative.”

Decisiva è stata anche la scelta da parte del Consorzio di dotarsi della soluzione Sage ERP X3 offerta da Polaris; un prodotto gestionale semplice da utilizzare e basato su architettura web e tecnologie aperte e standard, pensata soprattutto per le medie aziende. Flessibile e completamente adattabile al sistema informativo esistente, questa soluzione per la gestione economico finanziaria, il ciclo attivo (vendite), il ciclo passivo (acquisti) e la gestione di produzione permette di ridurre l’infrastruttura informatica al minimo e offre numerose possibilità di personalizzazione e di scalabilità verso l’alto. La base tecnologica del prodotto è SAFE X3, una piattaforma SOA webnative che offre funzioni avanzate di collaborazione, accesso all’ERP da mobile device, la possibilità di operare su sistemi operativi e database differenti, potenti strumenti di BI e l’integrazione con Microsoft Office.

“Certo è che non sono mancate le criticità  –continua Baldisserri –. Affrontare un percorso di cambiamento organizzativo e tecnologico richiede sempre una svolta culturale, a cominciare dalle persone. Il personale tutto, dalle direzioni centrali fino agli operativi, deve colmare quel gap di competenze che gli permetterà di utilizzare i nuovi applicativi. Non soltanto competenze tecnologiche, ma anche conoscenza dei processi.”

In questo senso, oltre a proporre un prodotto importante e internazionale, Polaris mette in campo un team di consulenti per attivare il cambiamento, aiutando le persone ad abilitare le tecnologie e a rendere operativi i nuovi processi. “Solo con questo approccio riusciamo davvero a trasmettere il nostro know how e a formare l’azienda, così che possa essere preparata ad affrontare altri e sempre più repentini cambiamenti”, conclude Baldisserri.

 Il cloud a misura di azienda

Come dimostrano i casi appena citati, l’approccio di Serverlab consiste nel considerare il cloud come qualcosa di artigianale, un abito da cucire solo dopo aver preso le misure all’azienda che se ne vuole servire. In questo senso, la scelta di avvalersi di numerosi partner – come Eolo e Polaris Informatica – e di integrare l’offerta attraverso l’orchestrazione delle migliori tecnologie a disposizione, si rivela vincente per il cliente e strategica per Serverlab e i propri partner. –

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