Scritto da Davide Galanti
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“L’infrastruttura virtuale che abbiamo implementato ci consente una flessibilità senza confini. E’ stata resa più semplice ed efficace la gestione dei server, abbiamo ottenuto Business Continuity su tutti i servizi, abbiamo migliorato le prestazioni delle applicazioni, ed abbiamo ridotto consumi e costi di gestione. Decisamente, virtualizzare si è rivelata la scelta giusta”.
Guido Bonino, Praxair Italia
Praxair
Praxair è una delle tre maggiori aziende nel settore dei gas industriali nel mondo e la più grande del Nord e Sud America. Opera in oltre 30 paesi, ha 27.000 dipendenti nel mondo ed oltre un milione di clienti in tutto il mondo.
Le necessità dell’azienda
Praxair disponeva di un’infrastruttura IT piuttosto eterogenea e datata. Erano presenti in azienda 69 server fisici, il 60% dei quali con più di 4 anni. Molti applicativi non erano ridondati, e le possibilità di nuove installazioni erano frustrate dalla mancanza di spazio nei rack. Il gruppo di continuità garantiva un’autonomia limitata, ed i tempi per l’installazione o la sostituzione dei server erano sempre troppo lunghi. Inoltre lo spazio nella server room stava arrivando al limite della capienza, con ripercussioni negative sulle necessità di condizionamento e sui consumi energetici. Prima di implementare VMware, Praxair aveva un consumo energetico di circa 29.000 Kw/mese.
“La crescita aziendale e l’incremento delle necessità operativa avevano reso la nostra infrastruttura IT non più ottimale”, ricorda Guido Bonino “In particolare, molti applicativi non erano ridondati e non ci garantivano la continuità dei servizi, senza contare che le computer room erano ormai sovraffollate ed ogni operazione di sostituzione, o implementazione di nuovi servizi richiedeva una complessa opera di calibratura delle risorse disponibili. Per questo abbiamo deciso di esplorare la virtualizzazione.”
Praxair ha quindi commissionato a Serverlab – partner IT dell’azienda – uno studio di fattibilità per un dimensionamento dell’infrastruttura VMware in base al numero di server fisici da consolidare. Tra gli obiettivi di questa generale razionalizzazione dell’infrastruttura vi era l’estensione della Business Continuity ai servizi non ridondati, oltre a una più generale semplificazione della gestione ed alla possibilità di recuperare spazio e ridurre i consumi energetici. Si voleva anche automatizzare e rendere più efficiente il sistema di raccolta dati dai 90 impianti esterni dell’azienda, attualmente affidato a una serie di modem collegati a più server differenti e gestito da una società esterna.
La soluzione implementata
Serverlab ha proposto un’infrastruttura virtuale basate su VMware Infrastructure 3. Sono stati acquistati quattro server nuovi quadriprocessore, e su di essi sono stati virtualizzati 36 server, solo nel primo mese del progetto. Contemporaneamente, alcuni nuovi server virtuali sono stati implementati in modo semplice e veloce, per l’apertura di nuove sedi o per l’offerta di nuovi servizi alle sedi già esistenti. E’ stata mantenuta la SAN già presente, che è stata ottimizzata in base al dimensionamento dello spazio disco necessario. Lo spazio nella computer room è aumentato in maniera esponenziale, con la riduzione dei server fisici. I rack oggi sono molto più scarichi rispetto al passato, e l’eventuale aggiunta di nuovi moduli non rappresenta più un problema.
“Abbiamo ridondato tutti i servizi, e abbiamo posto le basi per una migliore configurazione del Disaster Recovery”, spiega Guido Bonino. “La gestione dei modem è stata resa completamente virtuale, con miglioramenti significativi nelle prestazioni rispetto alla configurazione fisica precedente, che si sono estesi agli applicativi che abbiamo virtualizzato, dal sistema di posta ai software gestionali fino ai database.”
Praxair ha di fatto implementato un sistema di Disaster Recovery appoggiandosi a un data center esterno e replicando la propria struttura server grazie a collegamenti in fibra. Il servizio di raccolta dati dagli impianti esterni è stato reso interamente virtuale, con l’implementazione di High Availability e un notevole miglioramento nelle prestazioni. Gestito internamente, questo servizio oggi ha ridotto fortemente i suoi costi.
I consumi energetici sono fortemente diminuiti, come le necessità di condizionamento. La temperatura all’interno della computer room è ora inferiore ai 24 gradi °C, ed il risparmio di energia è stimato in 10.000 Euro circa all’anno. Parallelamente, il risparmio legato all’eliminazione dei canoni di manutenzione sui server viene stimato in altri 10.000 Euro su base annua.
“L’infrastruttura virtuale che abbiamo implementato ci consente una flessibilità senza confini. E’ stata resa più semplice ed efficace la gestione dei server, abbiamo ottenuto Business Contuity su tutti i servizi, abbiamo migliorato le prestazioni delle applicazioni, ed abbiamo ridotto consumi e costi di gestione. Decisamente, virtualizzare si è rivelata la scelta giusta”, conclude Bonino.
Ambiente di virtualizzazione
- 4 server fisici, HP DL 585, Amd Opteron quadriprocessore, 32GB di RAM
- 1 server fisico HP DL 585, Amd Opteron biprocessore, 16GB di RAM
- SAN EMC Cx 600
- 2 switch ridondati per il collegamento in fibra alla SAN
- Sistemi operativi guest: Windows 2000 Server, Windows 2003 Server
- Applicazioni virtualizzate: Lotus Domino, JDE, database SQL Server
I risultati infrastrutturali
- 36 server virtualizzati in meno di un mese
- Business Continuity di tutti i servizi
- Miglior configurazione del Disaster Recovery
- Radicale riduzione della temperatura nella server room
- Risparmio stimato di energia elettrica: 10.000 Euro/anno
- Risparmio in canoni di manutenzione server: 10.000 Euro/anno
I vantaggi gestionali
- Migliore gestione centralizzata dei server
- Installazione e configurazione server più veloce
- Migliore gestione di patch e software upgrade con VMware Snapshot
- Incremento dei livelli di servizio con VMotion
- Ottimizzazione delle risorse RAM-CPU e disk space
- Miglior gestione dei momenti di picco
- Miglior analisi delle performance e utilizzo delle risorse
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