Scritto da Davide Galanti

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Categories: Citrix, News, VMware

Il Natale si avvicina, ed eccoci qui con i miei consueti video-auguri, ormai una tradizione come il panettone!

Il 2024? Beh, che annata! È stato un mix di scossoni e colpi di scena, soprattutto nel settore informatico. Alcuni colossi della virtualizzazione desktop hanno deciso di movimentare le cose, e non sempre in modo simpatico.

Citrix, ad esempio, ha alzato la posta: Non spendi almeno 50-60.000 €? Allora non sei dei nostri!” Non proprio il modo migliore per tenersi stretti i clienti…

Poi c’è Ivanti, che ci ha regalato una bella sorpresa dicendo: “Sapete quel prodotto straordinario che vi piace tanto per stabilizzare il Virtual Desktop? Dal prossimo anno non lo facciamo più.”

Per fortuna, avevamo già fiutato l’aria e ci eravamo messi a caccia di alternative già da un pò. Dopo un po’ di batticuore, abbiamo trovate due di soluzioni, e ora possiamo dire che il peggio è passato.

Tra le due abbiamo scelto un prodotto inglese, VDI Profiler, che si è rivelata una gran bella soluzione. Non posso negare che un po’ di batticuore l’abbiamo avuto fino a quando non abbiamo messo in produzione questa soluzione ma sapete com’è… il nostro mestiere è anche questo: trovare risposte quando tutto sembra complicarsi.

E come se non bastasse, a completare il quadro del 2024 ci ha pensato VMware, che ha deciso di dare un tocco drammatico all’anno annunciando un listino praticamente ottuplicato per il 2024. Vi lascio immaginare la reazione delle aziende italiane, che di certo non sono state entusiaste di pagare otto volte di più.

Così, ancora una volta, ci siamo messi a esplorare nuove strade, e abbiamo scoperto che i grandi data center già da tempo si affidavano a soluzioni open source come Proxmox e XCP-ng.

In mezzo a queste sfide, ci sono state anche tante cose belle e, soprattutto, nuove tecnologie che ci hanno fatto alzare il sopracciglio ma in senso positivo.

Una delle grandi novità del 2024 è stata l’attenzione crescente verso la sicurezza, ma quella vera, non la sicurezza “magica” di chi vende il prodottino israeliano che ti promette di bloccare ogni malware come per incanto. Perchè lo sappiamo tutti che queste storie ormai non convincono più nessuno.

La vera sicurezza è altro: è la sicurezza intrinseca, che ti insegna che se hai un deposito di nafta, la prima cosa da fare è costruirci attorno una collina, non aspettare che esploda e sperare che nessuno se ne accorga.

La sicurezza intrinseca significa separare, o meglio “segregare” le reti, fare whitelisting per non far entrare nulla che non sia stato preventivamente autorizzato. Non si tratta di analizzare il malware che arriva, ma di impedire che arrivi.

Infine, una cosa fantastica che, pur non riguardando direttamente l’infrastruttura, sicuramente riguarda il taschino di chi decide. E sì, nel taschino di chi decide c’è sempre un cellulare, giusto? I decisori adorano avere le informazioni a portata di mano. Ed è qui che quest’anno è esplosa una vera rivoluzione nella business intelligence, con uno strumento che finalmente è diventato comprensibile e accessibile a tutti: Power BI di Microsoft.

Infine, una riflessione che mi sta a cuore: nel 2025, iniziamo davvero a riflettere su come non permettere ai nostri fornitori di raccogliere tutte le chiacchiere che facciamo, sia in casa che in riunione

Sono felice di essere stato con voi in quest’anno. Grazie di cuore a tutti. Ci vediamo nel 2025, sarà un anno pieno di nuove sfide e opportunità, ne sono certo.

Buon Natale a tutti! 🎄🎅

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