Cosa c’entra il backup col cloud?

Il backup è una di quelle cose di cui non ti vorresti mai preoccupare. Eppure per ogni IT manager è la quotidianità. Le cose col tempo si rompono o si perdono; ed a quel punto saremo costretti ad interrogarci sul  backup. E’ stato fatto? Bene, la scocciatura di essere derubato de proprio PC sarà minore e si potrà tornare presto a lavorare. Non è stato fatto? Male!

Gli utenti, giustamente, chiedono servizi sempre più trasparenti. Efficienti, certo, ma veloci e autonomi, pressoché privi di manutenzione. Di pari passo gli IT manager vedono aumentare ogni giorno la lista dei loro incarichi. Devono sapere di tutto, dal web alla sicurezza, dall’ERP alla stampante, dal configuratore di offerte ai driver giusti del notebook. E’ normale che diventino insofferenti verso nastri, dischi, software e ogni altro strumento legato al backup. Possiamo dargli torto? In un mondo che è ormai abituato all’utility (di gas, luce, telefono non mi viene richiesto di preoccuparmi per il loro funzionamento) curare il backup dei propri dati è una seccatura dal sapore un po retrò.

iCloud, online backup  e dintorni

Noi tutti ci siamo abituati alle funzioni di backup online quali iCloud per iPhone, ci aspettiamo quindi di backuppare i dati aziendali con la stessa semplicità con cui si copiano le foto delle vacanze o la rubrica del cellulare su iCloud.

In azienda però la situazione è ben diversa a causa della:

  1. banda a disposizione
  2. quantità dei dati da salvareBackup in cloud

1. La banda a disposizione: la banda a disposizione che abbiamo su un cellulare a volte è uguale a quella di un’intera azienda.

La banda in upload (quella che serve ad inviare i files sul cloud) di una azienda media italiana va dai 2 ai 4 mbit/secondo; un cellulare in 3G può arrivarne ad avere altrettanta; in 4G si possono superare i 10 mbit

Se 10 persone fanno il backup del cellulare col loro accesso 3G/4G non disturbano nessuno. Se invece l’azienda copia i dati sul cloud, rischia di bloccare l’operatività su internet di tutti gli utenti a causa della saturazione della banda.

2. La quantità dei dati: poniamo che l’azienda disponga di 2 mbit in upload;  5GB di un DVD impiegherebbero ben 7 ore per essere inviati. Se in azienda  sono da copiare 100 GB è impensabile effettuare backup nelle 6/7 ore notturne, a meno di disporre di tecnologie avanzate di ottimizzazione (vedi in seguito)

Cosa serve realmente, tutti i giorni

Distratti dalla moda del cloud ci dimentichiamo che ben più importante del backup è che il restore funzioni sempre e velocemente. Mettiamo ad esempio che in qualche modo siamo riusciti a copiare un server virtuale da 50 GB sul cloud e mettiamo che avvenga il temuto disastro per cui occorra ripristinare il server virtuale: dovremo quindi attendere 3 giorni che i dati si scarichino dal cloud?

restore dal cloud

Il momento di un recupero di dati a seguito di un crash di sistema è già concitato di per se, non è bello sommarci anche lo stress di attendere giorni interi guardando una barra blu che avanza…

Restore istantaneo

Occorre quindi che il dato di backup sia in prossimità del punto di fruizione, questo per consentire di ripristinare singoli file o interi server virtuali in pochi minuti

Il nostro restore sul cloud

SafetyCloud Restore  ti offre questa funzione. Ed anche altro (vedi sotto).

Il disaster recovery sul cloud

Le aziende che incontriamo ogni giorno non ci chiedono solamente di salvare i dati, ma di effettuare il disaster recovery sul cloud. La virtualizzazione dei server ci ha servito su un piatto d’argento la possibilità di “fotografare” i server e copiarli su un disco, portarli ovunque, riaccenderli e ritrovare l’azienda pronta e funzionante con dati, programmi, utenti, password, personalizzazioni. Le aziende vogliono fare la stessa cosa, ma usando il cloud. Vista la dimensione dei dati in gioco (ogni server virtuale pesa dai 30GB in su) dobbiamo pensare a strumenti diversi.

La copia possibile sul cloud

La combinazione di strumenti avanzati di copia ottimizzata e di accelerazione della banda offrono concerte possibilità di backup sul cloud, che visto quanto sopra detto, deve essere sempre il backup secondario.

Grazie al servizio aggiuntivo SafetyCloud Accel possiamo accelerare la banda fino ad un fattore di moltiplicazione 10x, quindi una 2 mbit va veloce come una 20 mbit.

l'acceleratore di banda per backup veloci

e possiamo permetterci di fare anche il disaster recovery sul cloud.

Ad esempio: un nostro cliente con una 4 mbit riesce a replicare tutte le sue VMs sul cloud. Quindi, grazie a SafetyCloud Restore e a SafetyCloud Accel ha 1) backup & disaster recovery veloce in loco, più 2) la sicurezza che in caso di disastro del sito principale l’azienda potrà ricostruire l’intera infrastruttura aziendale a 4/8 ore prima del crash.

Abbiamo creato SafetyCloud Restore per offrire la possibilità di riprendere la piena operatività in ore e non settimane a seguito di eventi anche disastrosi.

Seleziona un modulo valido

Notizie: abbiamo molto da raccontare