Simone Gabbani, responsabile IT – Gruppo Sicura

Il Gruppo Sicura fornisce, attraverso le otto società del gruppo, servizi, prodotti, sistemi e impianti per la gestione della sicurezza e prevenzione antincendio, dell’ambiente e della qualità. Ha sedi dislocate in Veneto ed in Lombardia.

Simone Gabbani è responsabile unico dell’IT del Gruppo Sicura e controlla le postazioni fisse e mobili di 120 dipendenti fra personale amministrativo, agenti e tecnici. Simone ci racconta l’evoluzione della gestione del sistema IT nel Gruppo Sicura e la metodologia di lavoro di Serverlab che ha saputo valorizzare il potenziale inespresso che era presente nell’IT del gruppo.

I problemi di ieri

“Prima di conoscere Serverlab il nostro sistema informatico sul lato server era composto da 2 sistemi: Linux e Windows Nt, con una difformità anche sulla parte utente dove convivevano macchine Linux, Windows 95, 98 e 2000 e questo creava qualche problema di funzionamento per cui ogni giorno dovevamo concentrarci solamente sulla risoluzione dei problemi che di volta in volta si verificavano.”

“Inoltre già dal 2001, sempre prima di conoscere Serverlab, avevamo adottato Citrix, ma la società che allora ci seguiva aveva sottostimato le reali necessità dell’azienda in termini hardware, fornendoci due macchine non all’altezza del compito: delle due macchine installate una sola funzionava correttamente, non erano allineate e non riuscivamo ad attivare la funzione di load balancing.”

Il metodo di Serverlab: la soluzione ai problemi

“Ho conosciuto Serverlab nella persona di Fabio Bordignon, partner storico di Serverlab, e con lui ho iniziato a strutturare e a rimettere insieme i pezzi di un sistema che stava andando in crisi: già dal primo incontro la mia impressione fu quella di avere davanti una persona che finalmente conosceva bene Citrix e le sue potenzialità, infatti in poco tempo riuscimmo, solamente con un pc, a creare un terzo server Citrix su cui dirottare tutte le postazioni del personale aziendale per più di un mese, questo per permetterci di ricostruire la Farm Citrix sulle due macchine iniziali senza bloccare l’operatività. E devo dire che in quel mese i pc degli utenti hanno lavorato meglio con un server installato bene che con due server installati non correttamente.”

L’intervento di Serverlab ha seguito delle fasi precise: il coordinamento dell’IT, la centralizzazione e l’omogeneizzazione.

Coordinamento

“Prima di tutto sono stati migrati tutti i sistemi sotto ambiente Windows 2000 server, mentre Linux è rimasto per il server di posta elettronica e navigazione internet: questo lavoro ha richiesto del tempo ma non ha mai compromesso l’operatività in azienda. Le macchine non sono mai state spente e abbiamo assicurato al personale di poter sempre lavorare con gli applicativi.”

Centralizzazione

“Avevo la necessità di controllare l’intero sistema da una postazione singola in quanto il gruppo era molto cresciuto ed il livello di personalizzazione richiesto era molto alto e di conseguenza anche i costi. Con Serverlab sono riuscito a ridurre tempi e costi (ricordo che l’anno successivo al primo intervento di Serverlab alla voce costi manutenzione hardware/software ci fu un abbattimento della spesa oltre il 50%).

Abbiamo dato agli utenti, a livello centrale, l’80% di quello di cui avevano bisogno, mentre prima dovevamo ricordarci cosa serviva ad ogni singolo utente.

Abbiamo ridotto drasticamente i tempi di inserimento ed attivazione di un nuovo utente: se prima erano necessarie 3-4 ore per utente ora sono sufficienti 10 minuti.

Abbiamo eliminato i costi degli spostamenti fisici delle persone per l’installazione di software.”

Omogeneizzazione

“Siamo arrivati per gradi a questo passaggio in cui abbiamo voluto ribaltare l’omogeneità della struttura sulla parte client in modo che gli utenti avessero le stesse macchine e lo stesso sistema operativo e avessero una modalità per accedere ai dati che fosse identica per tutti.
In pratica siamo arrivati al punto che l’accesso a Citrix avviene ora via browser eliminando un’ulteriore installazione sul locale e permettendo così al sistema di assegnare le risorse e le applicazioni necessarie a ciascun utente da qualsiasi luogo nel mondo.”

La sicurezza per il domani

“Fin dall’inizio del nostro rapporto Serverlab mi ha dato consigli utili per ottenere i risultati desiderati e questo anche grazie al loro personale che già sapeva, dopo aver analizzato la nostra situazione, quale poteva essere il punto di arrivo.”
La mia idea iniziale e che tutt’ora conservo è quella di dare un servizio di qualità ai miei colleghi, ai quali chiedo semplicemente di digitare username e password.

Ora posso gestire da solo oltre 100 postazioni e prevedo di poterne gestire in autonomia anche il doppio. Il vantaggio della partnership con Serverlab è che “non dobbiamo più lavorare sull’emergenza ma lavoriamo sull’implementazione ed ogni giorno non ci dobbiamo più scontrare con il problema di far funzionare i sistemi. È il sistema che deve far funzionare tutto, io verifico che lo faccia bene.”

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